L’etanolo cellulosico rappresenta una sfida che Biochemtex, società del Gruppo Mossi Ghisolfi, ha lanciato al mondo della chimica già nel 2006. Con un investimento totale di più di 150 milioni di Euro e oltre 7 anni di ricerca nel centro di Ricerca & Sviluppo di Rivalta Scrivia (AL), Biochemtex ha messo a punto PROESA™; una tecnologia cosiddetta di “seconda generazione” che permette di utilizzare gli zuccheri presenti nelle biomasse lignocellulosiche per ottenere carburanti e altri prodotti chimici con minori emissioni di gas climalteranti e a costi competitivi rispetto alle fonti fossili (petrolio, gas naturale).
A livello di laboratorio, alcune imprese sono riuscite ad ottenere bioetanolo facendo ricorso a biomasse non alimentari, ma si sono scontrate con costi altissimi per il trasferimento di questi processi su scala industriale.
Con PROESA™ invece i costi sono assolutamente competitivi.